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Sperimentare i vantaggi dell'accessibilità universale: una passeggiata al parco inclusivo di San Valentino

F. Casola - E. Gaiatto

29 marzo 2021

Leggere un libro all'ombra degli alberi, osservare i pesci e le oche nel lago, giocare insieme ad altri bambini sono esperienze possibili per chiunque al parco inclusivo di San Valentino a Pordenone, inaugurato a settembre 2020 dopo i lavori di riqualificazione finanziati dalla Fondazione Pier Antonio Locatelli onlus.


L'approccio progettuale è discreto, volto a valorizzare quanto già presente -l'edificio ex Cartiera Galvani, il lago di San Valentino, le alte alberature, le aree di risorgiva- raccordando episodi che si svelano a poco a poco.


Passeggiando, si scopre un paesaggio composto da elementi che -secondo i principi dell'Universal Design- accolgono, accompagnano, suggeriscono molteplici modalità d'uso rivolgendosi indifferentemente a bambini, adulti ed anziani a prescindere dalle caratteristiche individuali determinate da età o da disabilità - sia essa motoria, sensoriale, cognitiva: questa è l'essenza del parco inclusivo.


Intreccio di valenze storiche e naturali legate all'origine di Pordenone, città d'acqua e di opifici, il Parco Urbano di San Valentino è oggi un parco inclusivo, dove il disegno del paesaggio è protagonista nel creare relazioni ed emozioni accessibili a tutti. L'area giochi dialoga con il paesaggio perché progettata e non assemblata. Gli
accorgimenti derivati dal mondo della disabilità sono integrati nel paesaggio con naturalezza e diventano occasione per sperimentare, senza accorgersene, i vantaggi dell'accessibilità.

percorso accessibile per persone in sedia a ruote, con ausilio, per ciechi ed ipoventi: gli accorgimenti sono integrati nel paesaggio e, quindi, invisibili

I percorsi e le "stanze all'aperto"

La qualità dei percorsi definisce il primo requisito: affinché un luogo sia inclusivo è evidente che deve essere innanzitutto raggiungibile. Nel progetto, i percorsi ripropongono i tracciati esistenti; ne sono state invece ristudiate le pendenze trasversali e longitudinali: queste ultime, accentuate nel tratto antistante l'ex Cartiera, sono state risolte creando percorsi dove aree in piano interrompono tratti con pendenza costante e contenuta, raggiungendo il limite del 5% solo in alcuni brevi segmenti. Nuove pavimentazioni in Sarone stabilizzato, proveniente da cave locali, hanno sostituito il ghiaino sciolto, ottenendo sentieri dall'aspetto naturale ma facili da percorrere.


La comunicatività ambientale dei percorsi si esplicita nella guida naturale integrata -costituita dal cordolo color terracotta presente lungo il percorso ciclo pedonale- e nel cambio di materiale che segnala le “stanze all'aperto”, salottini defilati dal passaggio e circondati da alberi e cielo dove la disposizione delle panchine, di tipi diversi, può accogliere in modo spontaneo un passeggino o una persona in sedia a ruote; ogni stanza all'aperto guida lo sguardo scoprire una delle ricchezze del parco, come la delicata bassura con rii di acqua sorgiva e carex.


L'affaccio sull'acqua

Primo tra le ricchezze del parco è il lago di San Valentino, per anni nascosto da una fitta siepe. Per riscoprirlo, sulla sponda del lago è stata adagiata una passerella a tre livelli, collegati tra loro sia da gradini che lievi rampe, dalla quale è possibile affacciarsi sull'acqua, scorgere la storica villa Poletti-Marchi, osservare la fauna che abita il lago, raggiungere il ristoro.


I livelli della passerella sono scanditi e raccordati dalle bianche panchine centrali, che integrano sedute a diversa altezza, guida naturale e punti di appoggio: dove il sistema di passerelle si avvicina al ristoro, la panchina è pronta ad accogliere l'allestimento della sala consumazioni all'aperto, per condividere pranzi o aperitivi affacciati sul lago.

la passerella che si affaccia sul lago integra un sistema di panchine a diverse altezze, utilizzabili anche per la sala da pranzo all'aperto

L'area giochi inclusiva

Sullo sfondo, attorniata dalle fronde degli alberi, appare l'area giochi. Dall'incontro tra natura, elementi disegnati dal progetto e giochi free-standing deriva un paesaggio ludico da interpretare, dove giochi spontanei e di fantasia possono nascere dalle ambientazioni.


Nella definizione delle esperienze di gioco, punto di partenza del progetto, si è scelto di privilegiare il giocare insieme, studiando soluzioni anche per bambini con disabilità: il bambino può inventare il proprio gioco e superare piccole grandi sfide con l'aiuto dei genitori, con gli amici, da solo.


Le superfici colorate delle pavimentazioni si piegano e diventano morbide panchine che circondano e proteggono,  diventano volumi con altezze da conquistare in modo diverso - scalando, salendo la scala, percorrendo la rampa:  superfici e volumi sono paesaggio che si fa racconto, ispirandosi alla storia del sito e dell'ex Cartiera. 

Area gioco inclusiva progettata e non assemblata per unire altalene e scivoli a ambientazioni di gioco per stimolare la fantasia e il giocare insieme

Nel parco giochi inclusivo la scoperta e la conoscenza attraverso il gioco sono a disposizione di tutti e vengono conquistate anche attraverso i sensi: manipolare la sabbia, sbirciare dallo spioncino, gattonare dentro il tunnel, accarezzare le superfici di setole, percepire sotto i piedi materiali diversi, disegnare con i gessetti, pilotare la benna, bagnarsi con gli spruzzi d'acqua, stringere con la mano le foglie dell'acero “bambino”, scoprire con il tatto, con la vista o con l'udito la mappa del parco e la sua storia.



Per conoscere più da vicino il progetto del parco inclusivo di San Valentino puoi scaricare il saggio "Il Parco inclusivo San Valentino: un regalo per la città" pubblicato in "ABITARE INCLUSIVO Il progetto per una vita autonoma e indipendente -
a cura di Adolfo F. L. Baratta, Christina Conti, Valeria Tatano - Anteferma Edizioni S.r.l. - dicembre 2019

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