Il convegno “Comprendere le disabilità visive per progettare spazi senza barriere”, organizzato da Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti sezione di Pordenone e svoltosi l’11 maggio scorso a Pordenone, è stata l’occasione per riflettere, con approccio multidisciplinare, sulle complessità dell’integrare nei progetti di spazi ed ambienti soluzioni in grado di eliminare le barriere sensoriali e percettive e di non crearne di nuove.
Il pomeriggio ha visto la partecipazione di oltre 200 persone tra professionisti tecnici (architetti, ingegneri e geometri, che hanno potuto ricevere crediti formativi grazie alla collaborazione dei rispettivi Ordini professionali), amministratori di enti pubblici e privati e persone interessate al tema.
Relatori autorevoli hanno fornito al pubblico strumenti culturali e tecnici utili alla progettazione di soluzioni efficaci, sostenibili ed inclusive, per rispondere alla variabilità dell’ambiente costruito e rispettare il diritto alla mobilità autonoma delle persone con disabilità visiva.
Gli interventi
La prima parte del convegno -moderato dalla professoressa Christina Conti dell'Università degli Studi di Udine- ha progressivamente delineato il quadro esigenziale, culturale e normativo attraverso gli interventi del dott. Maurizio Gismondi “Ipovisione, cecità legale e cecità: terminologia precisa per situazioni diverse”, del dott. Antonio Loperfido “Danni psicologici provocati dagli ostacoli ambientali”, del dott. Corrado Bortolin “Nulla è più mobile della mobilità: il cambiamento è una costante nell’autonomia” e del dott. Michele Franz “Garantire a tutti orientamento e riconoscibilità dei luoghi: riferimenti normativi”.
La seconda parte ha posto l’accento sulle riflessioni e le conseguenti soluzioni che i professionisti possono adottare nei loro progetti attraverso gli interventi del prof. Stefan von Prondzinski “Orientamento e mobilità in un contesto accessibile a persone con disabilità visiva”, del prof. Flavio Fogarolo “Barriere percettive e progettazione inclusiva” e dell’arch. Erica Gaiatto “Leggere l’ambiente e definire le soluzioni: esempi operativi derivati dai PEBA - Piani di eliminazione delle barriere architettoniche”.
Al termine degli interventi, accessibili anche alle persone sorde presenti in sala grazie alle interpreti LIS
Giovanna Vessia e
Chiara Sipione, si è svolto un vivace dibattito che ha dimostrato -tra le molte considerazioni- il valore di una formazione di carattere multidisciplinare.
I sostenitori
Il convegno, patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Pordenone, è stato realizzato grazie alla collaborazione di: Consulta Regionale delle Associazioni delle persone con disabilità del Friuli Venezia Giulia, CAPD, CRIBA, Lions Club Pordenone Host, CERPA Italia Onlus ed al contributo di Friulovest Banca Credito Cooperativo Italiano, Credima, Europavimenti, Tesolin, Global Project architettura inclusiva.
Un rigraziamento speciale a Tullio Frau per averci coinvolti in questa avventura: abbiamo imparato quanto sia impegnativa l'organizzazione di un convegno... ma insieme ci siamo divertiti!
Global Project Architettura Inclusiva
Tabula Architetti Associati
via Giuseppe Mazzini 45/4 - 33170 Pordenone
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