Ricordiamo giochi insieme agli amici o con i nostri genitori, giochi all'aperto, giochi che hanno dato forma agli adulti che siamo diventati. E ora che non siamo più bambini e siamo consapevoli dell'immenso valore che il gioco ha nella crescita dei piccoli, abbiamo la responsabilità di offrire loro i migliori strumenti possibili per stimolarne la capacità di affrontare il mondo e dare forma alla personale unicità di ciascuno.
Il parco giochi inclusivo è l'espressione del
crescere giocando insieme: è una delle più coinvolgenti esperienze che un adulto possa oggi regalare ai bambini perché unisce il divertimento del gioco all'educazione, alla condivisione, al confronto e al rispetto per gli altri.
Gioco accessibile o gioco inclusivo?
Chiariamo subito un equivoco: un parco giochi inclusivo non si costruisce semplicemente inserendo tra i giochi già presenti un'altalena accessibile per i bambini in sedia a ruote o posando della segnaletica tattilo-plantare, non si ottiene con una semplice addizione in un contesto indeterminato. E’ assolutamente pregevole installare un gioco accessibile pensando di rendere felice un bambino con specifiche disabilità, ma un solo gioco riservato “a qualcuno”, per quanto accessibile, non crea inclusione.
Stiamo parlando di una cosa completamente diversa.
Stiamo parlando di un piccolo mondo -il parco, appunto- dove i bambini possono passare quanto più possibile di gioco in gioco, possono affrontare piccole sfide e divertirsi scegliendo di non giocare da soli -ma potendo farlo se ne hanno voglia- possono vivere in prima persona esperienze fisiche e sensoriali incontrando altri bambini, stimolando l'azione, la relazione ed il confronto con gli altri.
La parola chiave è “insieme”: non bambini con disabilità ma bambini e basta.
Quali giochi per un parco giochi inclusivo
Il gioco inclusivo si manifesta in modo tanto più spontaneo tra i bambini -tra tutti i bambini- quanto più l’ambiente di gioco si rivela in grado di stimolarlo.
Anche nel parco giochi, come in ogni spazio inclusivo, l’ambiente integra in sé le soluzioni che permettono di rispettare le preferenze e le necessità individuali e promuovere il diritto al gioco anche di bambini con disabilità motorie, sensoriali o intellettive - secondo i principi della progettazione universale e le normative nazionali ed internazionali.
Il progetto del parco giochi inclusivo si stratifica per affinare soluzioni tecniche e spaziali nelle quali tutti gli accorgimenti che agevolano i bambini con disabilità non siano riconoscibili come ausili ma diventino parte della struttura o dell’ambientazione di gioco e dello spazio intorno, utilizzabili da tutti perché offrono maggiore comfort e sicurezza.
L'atmosfera è ludica perché la dimensione del gioco è tutt'uno con l'ambiente del parco, che è trattato non come uno spazio da riempire sparpagliando coloratissimi giochi ma come un paesaggio attraversato da percorsi praticabili da tutti e lungo i quali si succedono eventi ed occasioni, dove
l’accessibilità è discreta, naturalmente integrata nel progetto e non inserita a forza
come un'aggiunta separata dedicata a qualcuno.
I vantaggi del parco giochi inclusivo
Come per tutti i progetti realizzati nel nome dell'inclusione, il parco giochi inclusivo è un obiettivo vantaggioso - e non solo per il valore educativo al quale abbiamo già accennato.
Disegnare con consapevolezza un parco giochi inclusivo apre un percorso di progettazione partecipata che coinvolge direttamente i bambini e li rende protagonisti del destino di una parte della propria città.
Si possono dedicare i primi passi del progetto a dare vita ad un personaggio immaginario o a creare una storia che possa poi rappresentare, come un simbolo, l'unicità e l'identità del parco giochi; in questo modo, si aumenta la ricchezza di parchi sempre diversi e stimolanti, unici e identitari e, ascoltando le infinite sorprese che ci regalano i bambini, si alimenta l'ispirazione di noi professionisti progettisti del parco.
Contrariamente a quanto poi viene spesso sostenuto, per realizzare un parco giochi inclusivo il costo non è superiore alla spesa richiesta per un parco giochi non inclusivo; l’unica differenza è il diverso approccio progettuale che richiede specifiche competenze in materia di progettazione universale e di gioco inclusivo e che travalica la mera scelta di oggetti standardizzati da coloratissimi cataloghi.
Rispetto dei diritti di tutti i Cittadini guendo la Legge
Infine, accanto alle motivazioni di natura educativa e di utilità collettiva, è rilevante rimarcare che le aree gioco utilizzabili anche da bambini con disabilità traducono in azione precisi dettati normativi:
"gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica"
"gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e
incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali"
Il nuovo approccio alla progettazione degli spazi gioco per i bambini rappresentato dal parco giochi inclusivo è quindi un investimento -anche culturale- che chiama a raccolta nuove specializzazioni dei progettisti e nuove consapevolezze degli amministratori e dei tecnici incaricati della gestione degli spazi verdi pubblici e di quelli scolastici, chiamati a decidere di percorrere percorsi virtuosi per il bene di tutti i cittadini, nel presente e nel futuro.
Vi interessa sapere come progettiamo un parco giochi inclusivo?
A breve dedicheremo un approfondimento ai principi per progettare un parco giochi inclusivo - secondo noi.
Vai all'Approfondimento "Guida alla progettazione del parco giochi inclusivo: 11 consigli per unire divertimento ed inclusione".
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